Gianfranco Bolognacopertina del libro
Sostenibilità in pillole (per imparare a vivere su un solo pianeta)
Edizioni Ambiente, aprile 2013

L’autore

Gianfranco BolognaGianfranco Bologna (napoli 1953), naturalista e ambientalista, è Presidente Onorario della Comunità Scientifica del WWF Italia, Full member del Club of Rome, Segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei ed è tra i coordinatori nazionali dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).

Da oltre 45 anni opera nel campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e progettuale della sostenibilità e della conservazione della natura, in particolare nel WWF Italia, dove ha ricoperto il ruolo di Segretario generale e di Direttore Scientifico.

Ha svolto e continua a svolgere attività didattiche in numerose università. Fra queste l’Università di Camerino, dove ha tenuto per 10 anni un corso sui fondamenti della scienza della sostenibilità. È membro del Comitato sul Capitale Naturale presso il Ministero dell’Ambiente (legge 221/2015), oggi Ministero della Transizione Ecologica, dove coordina anche il Gruppo Pianeta del Forum nazionale sullo Sviluppo Sostenibile.

Ha scritto diversi volumi, tra gli ultimi *Manuale della sostenibilità* e *Sostenibilità in pillole* (Edizioni Ambiente) e *Natura Spa. La Terra al posto del PIL* (edizioni Bruno Mondadori). Noi siamo natura (edizioni Ambiente). Ha curato l’edizione italiana di oltre 150 volumi di alcuni dei più prestigiosi esperti di sostenibilità a livello internazionale.

È stato membro delle delegazioni governative nell’Earth Summit delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro del 1992 e nel World Summit on Sustainable Development ONU di Johannesburg del 2002. È, inoltre, l’ispiratore e uno dei coordinatori della piattaforma di lifelong learning del WWF, One Planet School, [https://oneplanetschool.wwf.it](https://oneplanetschool.wwf.it/)

Il libro

Sostenibilità è una parola sempre più usata negli articolo giornalistici, libri e conversazioni tra le persone e certamente è un bene, tuttavia molti non ne conoscono il vero significato. La sostenibilità non è la semplice riduzione delle emissioni di gas alteranti, non è solo diminuire e differenziare i rifiuti, non è solo cambiare le abitudini alimentari o quelle di mobilità personale. “*Ma è necessario essere consapevoli che la sostenibilità non si esaurisce in uno o più, pur significativi, semplici gesti. La sostenibilità ci impone una vera e propria trasformazione culturale: è infatti costituita da tanti elementi che devono sempre essere in connessione tra loroEconomia Sostenibile […*]”, p. 17.

In questo libro, alle trattazioni più estese dei vari argomenti affrontati, si affiancano le “pillole” sintetiche, evidenziate da un fondino grigio che riportano ciò che è necessario e doveroso conoscere per non sbagliare. Tanti sono gli argomenti affrontati: la resilienza, la popolazione, l’energia, il clima, la biodiversità, gli indicatori, l’impronta ecologica, quella idrica, di carbonio, di azoto, il cibo e molti altri. Tutti presentati con ricchezza di analisi, di riferimenti bibliografici e sitografici e tutti sempre corredati di “pillole” chiare e comprensibili a tutti.

Esemplare è la prefazione di Piero Angela che dice, fra l’altro: “*la nostra cultura è sfasata rispetto a quello che sta avvenendo nel mondo. Questo fuori-sincrono riguarda in particolare il ritardo nel valutare le conseguenze dello sviluppo tecnologico, per gestirlo in modo più intelligente e consapevole. […] i problemi di cui parla questo libro sono proprio le conseguenze dello squilibrio tra le macchine e i comportamenti. Macchine che hanno permesso una capacità straordinaria di cambiamento, e comportamenti che sono all’origine dei guasti che ben conosciamo, dove all’ignoranza si aggiungono il disinteresse, il mancato rispetto delle regole, le devastazioni consapevoli ecc. E poi va anche detto che il futuro, in realtà, interessa poco… Siamo da sempre abituati a reagire ai pericoli che vediamo, non a quelli che non vediamo. […] conta molto di più il presente, con tutto quello che vogliamo avere. Domani, poi, si vedrà. Con questa mentalità è difficile preparare il futuro: per prevedere, provvedere e prevenire. Proprio per questo il libro di Gianfranco Bologna è molto prezioso: perché ci fa “vedere” meglio quali siano rischi di questo domani, con una gran quantità di dati e di studi*”.

Nelle ultime pagine del libro, Gianfranco Bologna fa anche un elenco delle “cose da fare” all’interno di cinque ambiti di azione: preservare il capitale naturale, migliorare la produzione, consumare in maniera saggia, riorientare i flussi finanziari, gestire le risorse in maniera equa.