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ATTENZIONE
In seguito all’ultimo DPCM per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, siamo costretti ad annunciare la
SOSPENSIONE momentanea di CINEBARRITO AMBIENTE.
Vi comunicheremo quanto prima le decisioni sul futuro della rassegna cinematografica.
Cinque serate di proiezioni a ingresso libero ma con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
che si svolgeranno nel salone della
Casa del Quartiere Barrito
via Tepice, 23/c - Torino
Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti
realizzate con il sostegno della
Circoscrizione 8 della Città di Torino
inserite in CinemAmbiente Tour
Inaugurazione e prima proiezione
domenica 18 ottobre alle 20:30
Regole di partecipazione nel rispetto delle norme anti Covid-19 in vigore.
Per prenotare il posto per la visione dei film si deve compilare questo form MODULO PRENOTAZIONE
Il modulo va compilato per ogni film al quale si desidera assistere ed è strettamente personale per cui è necessario un modulo per ogni persona anche nel caso di un nucleo familiare in quanto il numero totale dei posti è contingentato.
Al momento dell'accesso alla sala è inoltre necessario consegnare l'AUTOCERTIFICAZIONE da compilare DA SCARICARE QUI.
Scarica i materiali in pdf
Programma
Tutte le proiezioni avverranno alle 20:30 - Si prega di accedere con anticipo per espletare le procedure relative alle misure di sicurezza anti Covid-19. La sala sarà aperta dalle 20:10
Domenica 18/10/2020
Ladri di tempo. Il tuo tempo è il loro business
regista: Cosima Dannoritzer - 2018, Spagna e Francia, durata 52’
La regista
Nata a Dortmund, Germania, nel 1965, ha realizzato film sulla storia, l'ecologia e il rapporto tra tecnologia e società per diverse emittenti televisive (BBC, Arte, Deutsche Welle e Televisión Española) nel Regno Unito, in Germania e in Spagna. I suoi lavori sono stati proiettati e vincitori di premi in diversi festival cinematografici internazionali. Scheda in tedesco su Wikipedia.
Il film
Lasciate da parte per un momento l’acqua, il petrolio, i metalli delle terre rare. C’è una nuova fonte naturale bramata da tutti: il tempo. Un’indagine attraverso numerosi paesi con interviste a intellettuali ed esperti per riflettere sul valore del tempo e rivelare quanto la sua monetizzazione, da parte di un sistema economico ormai predominante, influisca sulla vita quotidiana. Dover stampare la propria carta d’imbarco, fare il check-in del proprio bagaglio, montare un mobile o avere a che fare con una cassa automatica… ci siamo mai chiesti quanto risparmia così un’azienda in termini di denaro e di tempo? E soprattutto, quali possibilità abbiamo per rivendicare il controllo nelle nostre vite lavorative e personali di questa risorsa preziosissima, ma forse irrimediabilmente esaurita?
Trailer http://www.timethievesfilm.com/211-2/
Vai alla scheda del film
La serata
Bel successo della prima proiezione con la sala al completo, ma tutti ben distanziati e attenti all'uso delle protezioni individuali.
Vivace dibattito conclusivo da cui sono emersi interessanti spunti di riflessione
- Importanza della consapevolezza del valore del nostro tempo, che dobbiamo difendere quando altri ce lo vogliono organizzare
- la mancanza di consapevolezza del tempo “rubato” con il fai da te
- riflessione sul telelavoro: oltre ai vantaggi ( risparmio nei trasporti e minore inquinamento) ci sono svantaggi: disponibilità forzata senza orari, consumo della propria energia elettrica e usura del pc personale), E’ necessario rivedere i contratti di lavoro, non più basati sull’orario ma sul tipo di lavoro prodotto
- infine è emerso un messaggio positivo: utilizzo del proprio tempo in modo solidale.
Domenica 25/10/2020
Gringo Trails Le tracce dei gringo
Regista: Vail Pegi - 2014, USA, durata 52’
La regista
Pegi Vail è la direttrice associata del Center for Media, Culture and History della New York University ed è stata borsista del programma Fulbright, oltre ad aver collaborato con istituzioni come il National Museum of the American Indian, l'American Museum of Natural History e il MoMA.
Il film
Se è innegabile che il viaggiatore è influenzato dai paesaggi e dalle diverse mentalità che scopre lungo la strada, è altrettanto vero che anche i luoghi e le persone con cui entra in contatto vengono in parte da lui stesso alterati. L'itinerario turistico noto come la Gringo Trail ha rivelato a tanti turisti nuovi modi di vivere, ma ha anche causato la distruzione di ambienti incontaminati. In un viaggio che dalle foreste boliviane ci porterà alle feste in spiaggia della Thailandia, passando per i deserti di Timbuktù in Mali e per i paesaggi mozzafiato del Bhutan, scopriremo il drammatico impatto culturale, ambientale ed economico, del turismo.
Trailer https://www.youtube.com/watch?v=-V8B_1cWy-c&ab_channel=IcarusFilms
Vai alla scheda del film
La serata
Bel successo della serata anche se non si è ripetuto il pienone probabilmente per l'aria di chiusura delle iniziative che aleggiava già da qualche giorno.
nel dibattito è emerso che per fronteggiare la situazione narrata nel film ed evitare che scenari simili continuino a manifestarsi, è sicuramente necessario un intervento politico per dare una svolta e contribuire alla salvaguardia ambientale. Ma anche che sono certamente importanti le nostre iniziative come singoli, per renderci e rendere le persone più consapevoli delle problematiche. Il pubblico ha dimostrato apprezzamento per la nostra attività di informazione.
Nelle immagini le volontarie e gli ultimi "irriducibili" discutono ancora mentre escono dalla sala.
Domenica 8/11/2020
Sandgrains
Regista Gabriel Manrique e Jordie Montevecchi - 2013 - Gran Bretagna, durata 57'
I registi
Gabriel Manrique
E' un regista e videografo di documentari che si occupa di problemi sociali e problemi ambientali. Crede che i documentari dovrebbero attrarre un pubblico più ampio e che dovrebbero sforzarsi di promuovere un vero cambiamento sociale. Il suo Il primo lungometraggio documentario Porters of the Inca Trail è stato programmato in TV ed è stato proiettato in vari festival. Ha un master in Digital Documentary e laurea in Media and Anthropology.
Jordie Montevecchi
E' una regista di documentari freelance con un background nel sociale e antropologia. Come regista, produttore, cameraman e montatore per Matchbox Media, è ispirato dall'esplorazione della diversità culturale e dalla sfida di rappresentarlo attraverso il film. Ha esperienza in prima linea lavorando in pre e post-produzione per broadcaster come Al Jazeera English e Sky Italia. La passione di Jordie sta nell'utilizzare video documentari per affrontare importanti questioni sociali e sperimentando nuovi modi con cui la programmazione fattuale può determinare un cambiamento significativo nella società.
Il film
Ogni giorno possiamo venire a conoscenza di nuove “interconnessioni” tra la nostra alimentazione globalizzata, la povertà e la fame di persone che vivono un po’ più lontano da noi, la rottura di equilibri naturali che fino a poco tempo fa rendevano “normale” la vita di quelle persone, la distruzione di ecosistemi che rende impossibile l’agricoltura e quindi l’alimentazione!
E’ questo il messaggio del documentario “Sandgrains”, prodotto nel 2013 con una collaborazione di Gran Bretagna, Capo Verde e Belgio, per la regia di J. Montevecchi e G. Manrique, destinatario di numerosi premi internazionali, che l’associazione Triciclo si propone di diffondere.
A narrarci la situazione della pesca a Capo Verde è Zé, un capoverdiano che vive in Svezia, dove è diventato un bravo calciatore e che, dopo dieci anni, ritorna a far visita alla sua isola e alla spiaggia coperta di sabbia vellutata dove aveva imparato a tirare calci a un pallone. Con sua grande costernazione vede che la spiaggia non c’è più e che rimangono solo grandi sassi, mentre la sua famiglia, la cui principale occupazione e risorsa un tempo era la pesca, ora estrae sabbia dal fondo dell’oceano per venderla come cemento a buon mercato. Il documentario attraverso una ricerca sul campo cerca di dare una risposta legata al fenomeno della pesca globale che svuota i mari di tutto il mondo.
Un esponente locale di Green Peace, con cui Zé si intrattiene, ammonisce che negli ultimi cinquant’anni il consumo di pesce nel nord del mondo è molto cresciuto, per cui sono state esaurite le riserve europee e ora gli europei hanno comunque i mezzi per andare a cercare il pesce altrove, mettendo a repentaglio altre riserve ittiche e conclude ricordandoci che 28 milioni di persone sulla terra, per la loro sopravvivenza, dipendono dalla pesca e, di queste, il 97% vive nel sud del mondo: quando l’oceano sarà un “deserto liquido” come si sfameranno?
Trailer https://www.youtube.com/watch?v=VQ059quPBE8
vai alla nostra pagina dedicata alla recensione del film
Domenica 22/11/2020
The Green Lie, la bugia verde
Regista Werner Boote - 2018, Austria, durata 97’
Il regista
Werner Boote studia alla Film Academy di Vienna. Realizza numerosi corti dedicati alla musica e all'arte prima di dirigere il lungometraggio Plastic Planet (2010) selezionato e premiato in numerosissimi festival.
Il film
Quanto influiscono le nostre decisioni d'acquisto sullo sviluppo dell'economia sostenibile? I "prodotti verdi" industriali sono da considerarsi tali o non costituiscono piuttosto una mera strategia di vendita? Da questi dubbi prende il via l'indagine di Werner Boote e dell'ecologista Kathrin Hartmann, che sulle orme della comunicazione "greenwashing" di certe imprese, si inoltra in alcune delle aree più soggette alla politica ingannevole delle aziende. Dal disastro causato dalla BP nella piattaforma petrolifera Deepwater Horizon di Grand Isle agli incendi delle foreste pluviali indonesiane scatenati dai produttori di olio di palma, fino agli effetti dell'allevamento di bestiame sulle popolazioni indigene in Brasile, un dibattito intenso e rivelatore a cui prendono parte anche le eminenti voci di Noam Chomsky e Raj Patel.
Trailer https://www.youtube.com/watch?v=1SMX2Ma5YPQ&ab_channel=CinemAmbiente
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Domenica 6/12/2020
Ultima chiamata, last call
Regista: Enrico Cerasuolo - 2013, Italia, durata 90’
Il regista
Si è laureato in scienze politiche ed è presidente della casa di produzione Zenit Arti Audiovisive sin dalla sua fondazione nel 1992.
Il film
Commissionato al Mit dal Club di Roma fondato da Aurelio Peccei e pubblicato nel 1972, il Rapporto sui limiti dello sviluppo fu il primo studio da cui emerse con chiarezza come le conseguenze della continua crescita della popolazione umana (con relativi ritmi dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse) potevano essere devastanti per l'intero ecosistema terrestre, oltre a mettere a rischio la stessa sopravvivenza della specie umana. A quarant'anni di distanza, ripercorrendo le biografie degli ideatori e autori del volume, si cerca quindi di capire se abbiamo effettivamente ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un'ultima chiamata.
Trailer https://www.youtube.com/watch?v=7OFwre5JweI
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